Protesi fissa

CORONA (Protesi fissa su dente singolo)
Il dente non più restaurabile mediante semplice otturazione, o di cui si vuole migliorare l’estetica, viene sottoposto a riabilitazione protesica fissa; esso all’occorrenza viene devitalizzato (se non lo è già), ricostruito mediante otturazione (rinforzata o meno da perni), o nel caso in cui la corona naturale sia estremamente compromessa, da un perno-moncone in lega aurea.
Quindi viene rimpicciolito (“monconizzato”), viene rilevata l’impronta, che servirà all’odontotecnico per la manifattura della corona provvisoria (o “capsula”) che verrà cementata sul “moncone”, sostituendo a tutti gli effetti la corona naturale.
CORONA PROVVISORIA
Questo primo manufatto è definito provvisorio perchè ha una durata massima di 6 mesi.
Esso ha la funzione di consentire al margine gengivale di guarire correttamente. La guarigione varia dai 30 giorni ai 4 mesi a seconda della concomitanza di postumi di interventi chirurgici sulla gengiva (allungamento di corona clinica).
Entro i 6 mesi sarà necessario programmare l’esecuzione di un manufatto definitivo, poichè dopo questo periodo la resina di cui è costituito non è più in grado di offrire sigillo adatto a limitare l’infiltrazione batterica e la degenerazione del moncone a causa della propria porosità.
In questa fase , subendo la gengiva un fisiologico rimodellamento, sarà necessario ribasare il manufatto mediante resina fluida autoindurente onde permettere un nuovo adattamento del manufatto al bordo gengivale.
CORONA DEFINITIVA
Al termine della fase provvisoria, viene rilevata una doppia impronta di precisione.
In anestesia locale si pongono nel solco gengivale dei fili retrattori onde permettere al materiale d’impronta di riprodurre  la forma del margine di preparazione il più fedelmente possibile.
Quando pronto, il manufatto viene provato in bocca al paziente per approntare le modifiche ritenute necessarie, rispedito al laboratorio per la lucidatura finale e successivamente fissato mediante un cemento definitivo.

Verrà scelto un materiale adatto alla situazione clinica tra i seguenti:

–          Ceramica integrale ottenuta mediante scannerizzazione (CAD-CAM)

–          Ceramica estetica sostenuta da una struttura di lega aureo-platinata
–          Composito estetico sostenuto da una struttura di lega aurea
–          Lega aurea parzialmente rivestita da resina estetica
–          Composito estetico sostenuto da una struttura di lega non preziosa
PONTE
Il ponte è una protesi fissa atta a sostituire uno o più denti mancanti.
Si ottiene mediante incapsulamento dei denti adiacenti alla lacuna corrispondente alla mancanza del o dei denti.
Se necessario, i denti che faranno funzione di pilastro vanno devitalizzati preventivamente e ridotti a moncone (vedasi: corone)
Ne deriverà un manufatto che consisterà in corone unite in corrispondenza dei pilastri a sostenere l’elemento o gli elementi mancanti.
PONTE PROVVISORIO
Questo primo manufatto è definito provvisorio perchè ha una durata massima di 6 mesi.
Esso ha la funzione di consentire al margine gengivale di guarire correttamente. La guarigione varia dai 30 giorni ai 4 mesi a seconda della concomitanza di postumi di interventi chirurgici sulla gengiva (allungamento di corona clinica o estrazioni).
PONTE DEFINITIVO
Al termine della fase provvisoria, viene rilevata una doppia impronta di precisione.
In anestesia locale si pongono nel solco gengivale dei fili retrattori onde permettere al materiale d’impronta di riprodurre il più fedelmente possibile la forma del margine di preparazione. In alternativa si utilizza una pasta specifica per ottenere questo scopo.
Quando pronto, il manufatto viene provato in bocca al paziente per approntare le modifiche ritenute necessarie, rispedito al laboratorio per la lucidatura finale e successivamente fissato mediante un cemento definitivo.

Verrà scelto un materiale adatto alla situazione clinica tra i seguenti:

–          Ceramica integrale ottenuta mediante scannerizzazione (CAD-CAM)

–          Ceramica estetica sostenuta da una struttura di lega aureo-platinata
–          Composito estetico sostenuto da una struttura di lega aurea
–          Lega aurea parzialmente rivestita da resina estetica
–          Composito estetico sostenuto da una struttura di lega non preziosa
CASI COMPLESSI MISTI CHIRURGICO-PROTESICI
Per ottenere la miglior resa estetica, a volte, contestualmente alla messa in opera di ponti o corone ci si può avvalere della chirurgia, per rimodellare i profili gengivali e ossei.
CASO 1. Mediante la chirurgia abbiamo potuto correggere l’altezza dei monconi (e conseguentemente delle corone definitive), abbassando il livello osseo. Nello stesso momento chirurgico abbiamo eseguito intervento di riposizionamento coronale sui canini, aventi recessioni gengivali.
CASO 2.  Mediante chirurgia abbiamo corretto alcuni difetti parodontali.

 

 

CASO 3.  La paziente desiderava un’estetica migliore. Mediante chirurgia correttiva abbiamo potuto abbassare il livello osseo per permettere l’uniformità delle emergenze dentarie

Caso 4.   Vecchio ponte in lega aurea e resina. La resina componente la parte estetica è ingiallita nel tempo ed i margini gengivali non offrivano più sigillo. Abbiamo voluto perfezionare l’estetica mediante chirurgia correttiva dell’osso di sostegno, migliorando così la lunghezza dei monconi e conseguentemente delle corone componenti il ponte.

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