La gnatologia è quella disciplina che si occupa di studiare i corretti rapporti articolari tra mascella e mandibola, nonchè il modo in cui i denti ingranano per permettere una corretta funzione dell’articolazione temporomandibolare, dei muscoli masticatori, e del sistema nervoso centrale che comanda l’attività volontaria ed involontaria.
Col termine di “parafunzione” definiamo un sovraccarico della muscolatura masticatoria (Muscoli masseteri, temporali, pterigoidei esterno e pterigoidei interno) che porta conseguentemente ad un sovraccarico funzionale gravante sull’articolazione temporomandibolare.
In questa evenienza possono instaurarsi sintomi quali cefalea, dolori cervicali, dolori vicino all’orecchio, affaticamento dei muscoli masticatori durante la masticazione di cibi impegnativi, sensazione di dolenzia delle guance al risveglio.
Le parafunzioni sono rappresentate dal BRUXISMO (cioè digrignare durante la notte i denti) e dal SERRAMENTO (stringere con forza eccessiva i denti non solo durante la notte ma anche durante il giorno).
Generalmente il paziente non se ne accorge da solo: il più delle volte viene fatto notare dalle persone che gli/le stanno vicino, o lo nota il dentista curante andando ad evidenziare un eccessiva massa muscolare dei muscoli masticatori, oppure segni di abrasione o di abfrazione dentaria.
L’ABFRAZIONE è un danno tipico del bruxismo e consiste nella frattura della porzione più cervicale dello smalto (colletto). La conseguenza è un maggior rischio di carie radicolari e, a causa dell’alterazione del profilo di emergenza della corona dentaria, di perdita della gengiva cheratinizzata adiacente provocando recessione.
L’ABFRAZIONE è un danno tipico del bruxismo e consiste nella frattura della porzione più cervicale dello smalto (colletto). La conseguenza è un maggior rischio di carie radicolari e, a causa dell’alterazione del profilo di emergenza della corona dentaria, di perdita della gengiva cheratinizzata adiacente provocando recessione.
Le attività parafunzionali sono condizioni presenti sin dalla prima infanzia e generalmente sono su base familiare.
Esse non regrediscono; è possibile tuttavia limitare i danni che queste comportano, sui denti e sulle articolazioni.
Esse non regrediscono; è possibile tuttavia limitare i danni che queste comportano, sui denti e sulle articolazioni.
TERAPIA
La cura consiste nel portare di notte (periodo della giornata in cui l’attività parafunzionale inconscia è ai massimi livelli) una placca di resina trasparente, detta PLACCA DI MICHIGHAN oppure BITE.
Portare la placca anche durante l’attività sportiva permette il miglioramento della coordinazione neuromuscolare riducendo la dissipazione delle forze.
Contestualmente è necessario curare le lesioni al colletto dentario (abfrazioni) mediante otturazione estetica per ripristinare il corretto profilo di emergenza della corona dentaria.
La cura consiste nel portare di notte (periodo della giornata in cui l’attività parafunzionale inconscia è ai massimi livelli) una placca di resina trasparente, detta PLACCA DI MICHIGHAN oppure BITE.
Portare la placca anche durante l’attività sportiva permette il miglioramento della coordinazione neuromuscolare riducendo la dissipazione delle forze.
Contestualmente è necessario curare le lesioni al colletto dentario (abfrazioni) mediante otturazione estetica per ripristinare il corretto profilo di emergenza della corona dentaria.
Modellazione individuale del bite ad ogni dente dell arcata inferiore corrisponde un punto di contatto
La Placca di Michighan permette di correggere i movimenti masticatori parafunzionali e “rieduca” il sistema nervoso centrale a fornire le corrette informazioni ai muscoli masticatori circa posizione nello spazio, forza e durata di contrazione (Propriocezione) .
Apportando queste correzioni, è possibile la regressione parziale dei sintomi provocati dalle parafunzioni di cui accennato sopra (cefalea, dolori cervicali, dolori vicino all’orecchio, affaticamento dei muscoli masticatori durante la masticazione di cibi impegnativi, sensazione di dolenzia delle guance al risveglio).
È bene ricordare che la causa in queste affezioni non è mai univoca, ed è da ricercarsi in un corretto approccio interdisciplinare di cui Noi gestiamo la competenza odontostomatologica.
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